Paolo Ondarza

Biagio Biagetti

Nasce  a Porto Recanati il 21 luglio 1877 da Antonio e Lucia Sorgentini. I genitori sono proprietari di una locanda sul mare presso la quale un giorno si reca il pittore tedesco della cerchia dei nazareni Ludovico Seitz. Quest’ultimo rimane colpito dai disegni del giovane Biagio e da allora decide di portarlo con sé sui ponteggi della cappella del coro della basiclica di Loreto dove il Maestro era impegnato nella realizzazione degli affreschi.

Il discepolato presso Seitz, insieme alla formazione presso l’Accademia delle Belle Arti a Roma affinano il talento di Biagio che dal 1906 al 1912 diviene docente di pitture decorativa presso il Museo artistico industriale. All’attività artistica si affianca l’impegno politico che lo vedrà al lavoro in Campidoglio per 6 anni: nel 1914 viene eletto consigliere comunale nella lista della Cattolica unione romana. Da Seitz Biagetti eredita nei primi anni di attività lo stile lineare e la resa scrupolosa del dettaglio propria delle opere giovanili (Madonna di san Lepopardo, Arazzi a tema mitologico di casa Leopardi a Recanati, Cappella Slava nella Basilica di Loreto).

Il fascino del Liberty che nei primi anni del Novecento conquista l’Europa non lascia indifferente il pittore come dimostrano numerose testimonianze pittoriche (Villino Terni a Porto Recanati, La Storia del Pane a Montelupone). La ricerca di un arte che non rinneghi la grande tradizione pittorica italiana, ma che non si ripieghi per reazione alla rivoluzione delle avanguardie storiche in un nostalgico passatismo porta Biagetti ad  elaborare il divisionismo italiano applicandolo a tematiche sacre (Basilica della Misericordia a Macerata, Cappella del Crocifisso a Loreto, Ccappella espiatoria nella cattedrale di Parma) Pregevole il suo contributo nel dibattito sull’arte cristiana del Novecento.  

Il talento, l’affidabilità i prestigiosi incarichi ricoperti in qualità di membro della giunta pontificia per l’arte sacra, accademico di S. Luca, della Pontificia Accademia romana di archeologia e dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon amplificano la fama di Biagetti  che nel 1921, per volere di Benedetto XV, è nominato direttore della Pinacoteca Vaticana; a questa carica si affiancheranno quelle di fondatore e primo direttore del Laboratorio Vaticano di restauro (suoi saranno gli interventi conservativi delle Stanze di Raffaello, degli affreschi della Cappella Sistina e Paolina e dei mosaici di Santa Maria Maggiore) e di Direttore dello Studio Vaticano del Musaico. Muore a Macerata il 2 aprile 1948.

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