Presentato questa mattina in Sala Stampa vaticana il calendario delle celebrazioni per il V centenario dei Musei Vaticani. Tra i relatori il cardinale Edmund Casimir Szoka, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Francesco Buranelli, direttore dei Musei Vaticani e il vice direttore della Sala Stampa vaticana padre Ciro Benedettini. A seguire la conferenza stampa per noi c’era Paolo Ondarza.
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Scrigno di un incommensurabile patrimonio artistico, Giovanni Paolo II li definì “una delle più significative porte della Santa Sede aperte sul mondo”, i Musei Vaticani compiono 500 anni. Mezzo millennio a testimonianza che l’arte è strumento efficacie di evangelizzazione e riflesso di Dio Creatore che è Bellezza. Era il 14 gennaio 1506 sul Colle Oppio a Roma venne scoperto il gruppo statuario del Laocoonte. L’opera subito acquistata da papa Giulio II venne collocata un mese dopo nel palazzetto del Belvedere in Vaticano: nacque così il primo nucleo dei Musei.
Le celebrazioni del V centenario interesseranno tutto il 2006 per offrire ai circa tre milioni e mezzo di visitatori nuove occasioni di approfondimento. Si parte a marzo con l’inaugurazione del Museo Cristiano fondato nel 1756 da Benedetto XIV. Quest’estate saranno aperte le sezioni Cina, Giappone, Corea, Tibet e Mongolia del Museo missionario etnologico fondato nel 1926 da Pio XI. Con la presentazione del restauro dei dipinti murali del Pinturicchio nell’Appartamento Borgia verrà sottolineata la costante attenzione dei Musei Vaticani alla conservazione del patrimonio storico artistico.
In autunno gli appassionati di archeologia potranno visitare il nuovo settore della necropoli Romana risalente al I-III secolo d.C., situata lungo la Via Triumphalis riportato alla luce tre anni or sono nella Città del Vaticano. Momento più significativo dell’anno la Mostra dedicata al Laocoonte e all’origine dei Musei Vaticani prevista per il mese di Novembre. Concluderà le celebrazioni un Convegno a dicembre con i massimi studiosi dell’arte per riflettere sulla realtà delle istituzioni museali nel mondo, partendo dalla storia pluricentenaria dei Musei Vaticani. Il cardinale Edmund Casimir Szoka, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano:
“Si parla sempre più, in questi tempi travagliati e contrastati, del Museo come luogo di incontro e di contatti, di confronto e di dialogo, di maturazione e di riflessione fra religioni, culture, esperienze e concezioni del mondo diverse e, a volte, opposte. Per modalità di formazione e per significato spirituale, per spessore storico e per naturale vocazione, i Musei Vaticani interpretano, oggi più che mai, in modo esemplare questo ruolo e, per questo verso, rappresentano un unicum insuperato fra tutte le analoghe grandi istituzioni museali”.