Paolo Ondarza

Il Sacro Cuore di Gesù, l’ultima Enciclica di Papa Francesco e l’arte di Biagio Biagetti

Il tema del Sacro Cuore a cui è dedicata l’Enciclica Dilexit nos di Papa Francesco ricorre nel corso della lunga carriera del pittore Biagio Biagetti in un dialogo tra tradizione e innovazione. La sua opera culminante, la decorazione della cappella Baiardi nel Duomo di Parma (1919-1923), non è solo un tributo ai caduti della Prima Guerra Mondiale, ma un manifesto della sua visione spirituale e artistica.

Biagetti ricorre alla tecnica divisionista in un gioco di luci e colori per creare un’immagine del Sacro Cuore che comunica una dimensione trascendente: il Cristo raffigurato nella cappella è una figura radiosa e misericordiosa, che si offre all’umanità sofferente. Il pittore sceglie di eliminare i dettagli realistici, cercando invece una visione eterea e luminosa, quasi a suggerire la trascendenza del sacrificio di Cristo.

Nell’Enciclica Dilexit nos Papa Francesco offre un’interpretazione contemporanea del Sacro Cuore che trova corrispondenza in alcune delle intuizioni artistiche di Biagetti. Il Vescovo di Roma esplora il Sacro Cuore come simbolo di amore e misericordia senza confini, un cuore che invita alla solidarietà, alla compassione e all’empatia verso gli emarginati ei sofferenti. Questo concetto di un amore senza riserve è il fulcro dell’immagine che Biagetti propone: un Cristo con le braccia aperte, il cuore luminoso e palpitante per l’umanità, come un invito a superare le divisioni e le sofferenze.

Questa affinità tra l’arte di Biagetti e il messaggio dell’Enciclica rivela un senso di continuità nel modo in cui il Sacro Cuore è percepito nel tempo. Per Biagetti, il Sacro Cuore non era solo un tema devozionale, ma una risposta alle crisi del suo tempo, un simbolo di purificazione e speranza dopo le sofferenze della guerra. Allo stesso modo, per Papa Francesco il Sacro Cuore diventa oggi un simbolo di cura e compassione, un invito a servire il prossimo con generosità.

Nelle opere successive, come il Sacro Cuore per la Casa del Clero di Loreto, Biagetti continua ad esplorare questo tema, giungendo a una rappresentazione più intima, segnata dalla sua stessa riflessione sul trascorrere del tempo e sull’eternità. Il suo ultimo lavoro sul Sacro Cuore, dipinto ormai in età avanzata, testimonia una fede matura, che guarda alla misericordia divina come un rifugio sicuro e fonte di consolazione.

In questo modo, il percorso di Biagetti precorre alcuni dei temi centrali dell’Enciclica Dilexit nos : l’amore incondizionato e il sacrificio come dono di sé per il bene comune. In un’epoca come la nostra, segnata da crisi, guerre e divisioni, l’opera di Biagetti e l’Enciclica di Papa Francesco ricordano il valore eterno del Cuore misericordioso di Gesù che ama senza limiti.

Biagio Biagetti: Arte Sacra e Restauro nel primo Novecento

Pittore, restauratore, critico d'arte. Biagio Biagetti è stato un indiscusso protagonista dell'arte cristiana della prima metà del Novecento. Allievo di Ludovico Seitz, ultimo dei Nazareni, ha elaborato nell'ambito della pittura sacra un linguaggio fortemente innovativo, ma fedele alla tradizione. Decisivo il suo contributo all'interno del dibattito sull'arte sacra nel primo Novecento.

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